Nel anno 2009, l'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura delle Nazioni Unite ha dichiarato che la produzione di alimenti deve aumentare del 70 percento entro il 2050 per soddisfare il fabbisogno alimentare di 9 miliardi di persone nel mondo.

Nel settore agricolo, il processo di produzione dei prodotti non termina con il raccolto. In tutto il mondo, circa un terzo di tutta la frutta e la verdura non raggiunge mai il consumatore. In media, dal 20 al 50 percento dei prodotti agricoli si trasforma in rifiuti dal momento del raccolto al consumo. Molti fattori contribuiscono ai rifiuti post-raccolta di frutta e verdura fresca. I fattori biochimici nei tessuti vegetali includono la respirazione e la produzione di etilene, mentre i fattori di stress esterni comprendono danni meccanici, scarsità d'acqua e microrganismi, entrambi i quali hanno un impatto significativo sulla qualità del prodotto, come colore, consistenza, sapore e valore nutrizionale. Nei paesi industrializzati, si stima che circa il 20-25 percento della frutta raccolta si deteriori rapidamente a causa di un imballaggio inadeguato durante il trasporto e a causa di agenti patogeni. Il tasso di deterioramento dipende dalle condizioni ambientali, tra cui temperatura, umidità relativa, velocità dell'aria e composizione atmosferica (concentrazione di ossigeno, anidride carbonica, etilene).

L'uso di nuove tecnologie per ridurre i rifiuti e prevenire danni tra il momento del raccolto e il consumo dei prodotti agricoli è estremamente necessario e importante. Considerando che frutta e verdura si deteriorano rapidamente e subiscono una perdita di qualità dopo il raccolto. Un imballaggio adeguato è uno dei modi migliori per aumentare la durata di conservazione e mantenere la qualità e ridurre i rifiuti dei prodotti agricoli.

Attualmente, nei paesi sviluppati, invece di aumentare la superficie coltivata dei prodotti agricoli, si pone maggiore enfasi sulla riduzione del volume dei rifiuti post-raccolta attraverso l'uso di tecnologie innovative. I risultati dei ricercatori mostrano che la scelta di un imballaggio adeguato può aumentare la vita utile di frutta e verdura dal 300 al 800 percento. Una delle innovazioni più importanti in questo campo è l'imballaggio attivo, che si sta sviluppando rapidamente.

L'imballaggio attivo o attivo (AP) è un imballaggio innovativo in cui il prodotto e l'ambiente esterno sono in equilibrio tra loro, il che porta a una maggiore durata e a una migliore conservazione della qualità del prodotto.

Nel 1989, Labuza e Breen hanno presentato l'uso dell'imballaggio attivo (AP) per la conservazione a lungo termine degli alimenti. Ha anche utilizzato il termine imballaggio intelligente, conservante, per riferirsi all'imballaggio attivo.

I prodotti freschi respirano come organismi viventi. Durante la respirazione, frutta e verdura convertono zuccheri e ossigeno in anidride carbonica, acqua e calore, il che porta alla degradazione dei carboidrati e a fattori di deterioramento. In altre parole, la respirazione causa l'invecchiamento e il deterioramento dei prodotti freschi.

Nell'imballaggio attivo, le sostanze attive sono incorporate nella parete polimerica dell'imballaggio. In questo metodo, le sostanze attive possono assorbire ossigeno, etilene, umidità, anidride carbonica, agenti antimicrobici, sapore e odore all'interno dell'imballaggio e rilasciare anidride carbonica, agenti antimicrobici, antiossidanti e sapori attraverso la parete dell'imballaggio, il che porta a un aumento della durata e alla conservazione della qualità degli alimenti.

Imballaggio attivo e intelligente per ridurre le perdite di frutta e verdura dopo il raccolto.

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